Piaggio P.108

Piaggio P.108
Ilustracja
Dane podstawowe
Państwo

 Włochy

Producent

Piaggio e Società per Azioni

Typ

ciężki samolot bombowy

Konstrukcja

czterosilnikowy dolnopłat o konstrukcji metalowej, podwozie klasyczne – chowane w locie

Załoga

4 – 5

Historia
Data oblotu

24 października 1939

Lata produkcji

19391945

Dane techniczne
Napęd

4 silniki gwiazdowe, 18-cylindrowe Piaggio P XI RC 35

Moc

1500 KM(każdy)

Wymiary
Rozpiętość

32,00 m

Długość

22,90 m

Wysokość

6,10 m

Masa
Własna

17 320 kg

Startowa

29 885 kg

Osiągi
Prędkość maks.

420 km/h

Pułap

8500 m

Zasięg

3520 km

Dane operacyjne
Uzbrojenie
5 karabinów maszynowych Breda-SAFAT kal. 12,7 mm
2 karabiny maszynowe Breda-SAFAT kal. 7,7 mm
3500 kg bomb
Użytkownicy
Włochy
Rzuty
Rzuty samolotu

Piaggio P 108włoski ciężki samolot bombowy z okresu II wojny światowej

Historia

W 1938 roku we włoskiej wytwórni lotniczej Piaggio e Società per Azioni zaprojektowano ciężki czterosilnikowy samolot bombowy, który oznaczony został jako Piaggio P 108.

Prototyp tego samolotu został oblatany 24 października 1939 roku, a jednym z jego pilotów oblatywaczy był syn Benito Mussoliniego – Bruno Mussolini. Po udanych próbach w locie samolot ten został wprowadzony do produkcji seryjnej.

Samolot ten w następnych latach był modyfikowany w kolejnych wersjach, które różniły się wyposażeniem i przeznaczeniem.

Wersje samolotu Piaggio P 108:

  • P 108 – wersja podstawowa, czterosilnikowy ciężki samolot bombowy
  • P 108A – prototyp samolotu przeznaczonego do zwalczania okrętów, uzbrojony w 1 działo L/40 kal. 102 mm
  • P 108bis – prototyp, uzbrojony w 6 działek MG 151/20 kal. 20 mm i 3 karabiny maszynowe Breda-SAFAT kal. 12,7 mm
  • P 108B – ciężki samolot bombowy
  • P 108C – samolot pasażerski i transportowy, nie posiadał uzbrojenia. Mógł przewozić 32 pasażerów lub 60 żołnierzy
  • P 108T – samolot transportowy
  • P 108T-2 – wersja samolotu transportowego budowana po II wojnie światowej

Łącznie wyprodukowano 167 samolotów Piaggio P 108 wszystkich wersji.

Użycie

Samoloty Piaggio P 108 od chwili wprowadzenia ich do produkcji seryjnej były systematycznie włączane do jednostek Regia Aeronautica (włoskich sił powietrznych).

Przez cały okres II wojny światowej używano ich we włoskim lotnictwie bombowym. Pierwszą misją bojową tych samolotów był nalot na Gibraltar w dniu 26 czerwca 1942 roku. Później uczestniczyły w walkach w basenie Morza Śródziemnego, Północnej Afryce oraz na froncie wschodnim. Nieliczne egzemplarze tego samolotu przetrwały wojnę.

Na samolocie tego typu zginął w 1941 roku Bruno Mussolini, syn Benito Mussoliniego.

Opis konstrukcji

Samolot Piaggio P 108 był ciężkim samolotem bombowym, dolnopłatem o konstrukcji metalowej. Podwozie klasyczne – wciągane w locie.

Napęd – 4 silniki zamontowano po dwa na każdym skrzydle.

Dane lotno-taktyczne

Piaggio P.108Piaggio P.108BPiaggio P.108T
Silnik4 x Piaggio P.XI-RC35 o mocy 1500 KM4 x Piaggio P.XII-RC35 o mocy 1500 KM4 x Piaggio P.XII-RC35 o mocy 1350 KM
Rozpiętość (m)32,0032,0033,00
Długość (m)22,9022,3024,55
Powierzchnia nośna (m²)135,30135,34142,85
Masa własna (kg)17 32017 32517 200
Masa startowa (kg)24 88529 88530 000
Prędkość maksymalna (km/h)420430440
Pułap (m)8 5006 0006 600
Zasięg (km)352040003580

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P108 in volo 3.jpg

Bombardiere Regia Aeronautica Piaggio P.108B - In volo 1942 L’origine del Piaggio P.108 è voluta da un concorso ministeriale per un "apparecchio veloce da bombardamento diurno e notturno, a grande raggio d’azione" indetto nel 1937. Parteciparono i C.R.D.A. e la Piaggio, quest'ultima con il progetto dell’ing. Casiraghi, direttore tecnico con importanti esperienze di lavoro negli Stati Uniti d’America, di un monoplano metallico ad ala bassa a sbalzo, bicomando, quadrimotore con carrello retrattile. Il prototipo fu ultimato negli stabilimento di Finale Ligure nel novembre 1939 ed il primo volo avvenne il 24 novembre 1939 ai comandi del pilota collaudatore Nicolò Lana. Subito fu evidente la bontà del progetto. Seguirono una serie di voli di prova nell’ultimo dei quali si ebbe un incidente con gravi danni all’apparecchio e con conseguente rallentamento delle prove di sviluppo. Un secondo esemplare fu terminato negli stabilimenti di Pontedera nel settembre 1940 e la consegna del primo prototipo alla Regia Aeronautica per le prove avvenne nell’ottobre dello stesso anno. Continuarono quindi le prove da parte della ditta costruttrice e da parte della Regia Aeronautica, con gli apparecchi che, con il prosieguo dei mesi, venivano raggiunti da altri due esemplari. Il 1° giugno 1941 si costituiva sull’aeroporto di Pisa la 274a Squadriglia Bombardamento a Grande Raggio, alle dipendenze della 3a Squadra Aerea, al comando del cap. pilota Bruno Mussolini, figlio del Duce; era previsto l’armamento su P.108 B anche se, al momento della costituzione, nessun velivolo era operativo. Nell’attesa della consegna dei velivoli i piloti ricevettero addestramento al volo senza visibilità (strumentale) ed i comandanti, t.col. Gori Castellani e cap. Mussolini, visitarono un similare reparto tedesco equipaggiato di quadrimotori Focke Wulf FW 200 Condor di stanza a Bordeaux e operante sull’Atlantico. Il 19 luglio 1941 si ebbe la presa in carico del primo velivolo. Il 7 agosto però, durante un volo di allenamento, l’apparecchio si schiantava al suolo in atterraggio, causando la morte del cap. Mussolini, a cui, a memoria del sacrificio, fu intitolata la Squadriglia.

Il 12 agosto veniva preso in carico un altro P.108B che subito iniziava un’intensa attività per la necessaria pratica di volo di tutti i piloti. Contemporaneamente iniziarono a manifestarsi una serie di piccole avarie dovute alla affrettata messa in linea della macchina. Nei mesi seguenti proseguì l’attività addestrativa in parallelo con le richieste di modifiche e migliorie alla ditta costruttrice, che la stessa estese a tutti gli apparecchi in costruzione o da lei transitanti per revisione. Il 2 marzo 1942 tre esemplari sfilarono in formazione su Roma, in occasione dell’XIX Annuale della costituzione della Regia Aeronautica. Si avvicinava sempre di più il momento in cui la Squadriglia sarebbe entrata in azione e tutti, dai piloti ai meccanici agli specialisti della Piaggio, intensificarono gli sforzi e l’impegno per risolvere gli inconvenienti che venivano a manifestarsi durante l’intensa attività di addestramento. Restarono, purtroppo, degli inconvenienti ai motori. Il 9 giugno 1942 ebbe inizio l’attività operativa con una ricognizione offensiva sul Mediterraneo Centro-orientale, eseguita da due apparecchi. Ancora alcune ricognizioni offensive poi, il 26 giugno, i velivoli vennero schierati sul campo sardo di Decimomannu per l’impiego a cui erano stati progettati: il bombardamento strategico a grande distanza. E il 28 giugno arrivò l’ordine tanto atteso: il bombardamento di Gibilterra. Il decollo avvenne verso le ore 21.00; un apparecchio, per noie ai motori, dovette interrompere la missione e rientrare; gli altri quattro effettuarono regolarmente il bombardamento (ottenendo limitati danni alle infrastrutture della base inglese) ma due apparecchi furono costretti a prendere terra in territorio spagnolo causa un consumo irregolare di carburante, e andarono quindi persi. Vennero rielaborate tutte le tabelle dei consumi ma, il 3 luglio, in una missione su Gibilterra, si ebbe la perdita dell’unico apparecchio inviato. Seguì un ciclo addestrativo e di affinamento di macchine e uomini. Il 24 settembre 1942, con il reparto reintegrato nei ranghi di uomini e velivoli, venne ripetuta con due apparecchi un’azione su Gibilterra, con sgancio regolare e ritorno di entrambi i velivoli. Gli insegnamenti tratti dalle prime operazione davano buoni frutti. Seguirono altre due missioni di bombardamento su Gibilterra ma gli eventi precipitavano: il 28 ottobre iniziarono le missioni di ricognizione strategica sul Mediterraneo Occidentale in previsione dello sbarco alleato nel Nord Africa Francese (operazione Torch). Dall’11 novembre 1942 iniziò un ciclo di missioni di bombardamento sui porti e sugli aeroporti dell’Algeria francese occupata dagli Anglo-americani per un totale di 7 missioni fino alla fine del 1942. Le missioni degli inizi del 1943 ricalcarono quelle della fine anno precedente sull’Algeria francese; l’ultima missione fu un bombardamento su Orano condotta da 2 Piaggio P. 108B il 20 gennaio 1943, poi, per un necessario periodo di riposo per il personale e le macchine, il reparto venne ritirato a Siena, poi a Guidonia e indi a Foligno. Con l’invasione della Sicilia iniziava l’ultima fase operativa del reparto con missioni di bombardamento sulle forze alleate d’invasione dell’isola. Furono effettuate 4 missioni, l’ultima delle quali il 22 luglio sulla rada di Augusta con due apparecchi. In totale furono effettuate dai Piaggio P.108B 29 missioni di guerra con 11 apparecchi andati perduti (6 apparecchi non rientrarono, 5 si distrussero al suolo in atterraggi di emergenza) a cui si aggiungono 2 apparecchi persi in missioni di addestramento. Sempre evidente fu la combattività ed il valore degli equipaggi anche se spesso gli apparecchi limitarono tali sforzi. Il velivolo, benché esente da gravi difetti, venne inserito in linea operativa senza un adeguato periodo di collaudo, che avrebbe dovuto essere più lungo dei normali vista la particolarità dell’apparecchio nel panorama nazionale; si ebbe pertanto una serie di piccoli difetti ed avarie che vennero alla luce durante le operazioni belliche, con conseguente limitazione delle stesse. In particolare i problemi ai propulsori causarono rientri anticipati e perdite di apparecchi. Non si può però non rilevare che, da un parallelo con i similari velivoli avversari, il Piaggio P.108B aveva una superiorità tecnica indiscussa. L’industria aeronautica che il Piaggio P.108 B aveva alle spalle non era però quella americana per risorse e capacità produttive; ben altro sarebbe stato infatti il ruolo e l‘influenza sulle operazioni belliche che il quadrimotore avrebbe potuto fornire se presente in linea in altro numero. Resta il primato di essere stato l’unico bombardiere strategico dell’Asse ad essere impiegato bellicamente e di avere ancora un particolare vivente: il motorino d’avviamento dei motori fu infatti utilizzato dalla Piaggio quale motore per la mitica Vespa.
Italy-Royal-Airforce.svg
wing roundel of the Règia Aeronautica (upper right wing/under left wing)
Piaggio P.108.svg
Autor: Kaboldy, Licencja: CC BY-SA 3.0
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